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Giulia

Giulia

Perché Marco non stava mai in silenzio durante la salita? Si riempiva la bocca di storie che divertivano solo lui. Dopo un’ora di camminata: una cinta di monoliti di cui non riuscivano a vedere l’inizio e la fine. Lei ed Ilaria penetrarono nell’area interna attraverso una breccia. Marco continuava a blaterare supposizioni sull’epoca della costruzione. Finalmente si decise ad entrare. Le sue imperterrite parole, che non avevano smesso di accompagnarlo, furono moltiplicate. Per la prima volta quelle parole assunsero un senso anche per lei. I tre si ritrovarono immersi in un mare di suono, ogni parola dopo essere stata pronunciata sembrava non appartenere più ai proprietari, viaggiava nell’aria scomponendosi per insinuarsi infine negli orecchi degli uditori meravigliati. I tre, immobili, pronunciavano e ascoltavano. Non erano più grandi di un quanto di materia, facente parte di un organismo immenso e per lo più sconosciuto.

Giulia Berto